Lavori in Via Regina Margherita: una follia chiudere l’accesso a decine di attività economiche”

Confesercenti Pescara esprime forti perplessità sui lavori in Via Regina Margherita:”Serve subito una viabilità alternativa, così si impedisce l’accesso alle attività commerciali provocando danni ingenti.”

Confesercenti via regina margheritaVia Regina Margherita, Pescara. Dopo l’inizio dei lavori per il rifacimento di asfalto e segnaletica e per il discutibilissimo taglio degli alberi (addirittura bocciato dalla Soprintendenza) Confesercenti Pescara prende posizione sul proseguimenti degli stessi.
«Chiudere l’accesso a decine di attività economiche è una vera follia che solo certa burocrazia statale può immaginare di porre in atto. Il Comune immagini subito una mobilità alternativa o i commercianti e gli esercenti sono pronti a bloccare i cantieri in centro». Lo affermano il presidente di Confesercenti Raffaele Fava ed il direttore Gianni Taucci. «Il cambio di passo si riconosce anche dalla capacità della pubblica amministrazione di programmare giusti lavori con intelligenza e senso critico – spiegano Fava e Taucci – e immaginare una semplice inversione di marcia per poche settimane è ragionevole, sensato, illuminato. Irrigidirsi nei confronti di una intera categoria è invece insensato: chiediamo l’immediata convocazione di un incontro per modificare questa rigida gestione del cantiere nel cuore della città. Una città ed il suo comparto economico principale, il commercio, non può essere ostaggio di amministratori e funzionari evidentemente miopi. Ci appelliamo direttamente al Sindaco affinché eserciti il suo ruolo di tutore degli interessi collettivi e tuteli anche le imprese coinvolte da questa scelta folle: lo faccia subito».
Ricordiamo che già in data 5 aprile, come si legge in questo articolo del Centro, Gianni Taucci ha dichiarato “sapevo che ci sarebbero state chiusure alternate dei tratti interessati dai lavori e per questo ero convinto che avessero trovato l’alternativa per far entrare macchine e fornitori. Ma scopriamo oggi che non è così“.
Si spera in un ripensamento degli addetti ai lavori per non mettere in difficoltà intere categorie di esercenti che già affrontano quotidianamente problemi di ben più grossa entità.

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